Bora-hansgrohe, Aleksandr Vlasov: “Ho scelto di lasciare l’Astana per non correre rischi, in quel momento la situazione era incerta”

È tempo di bilanci per Aleksandr Vlasov. Il giovane talento russo, nonostante l’unica vittoria stagionale sia arrivata a cronometro nel campionato nazionale, si ritiene soddisfatto dell’annata trascorsa. Questo grazie agli ottimi piazzamenti ottenuti nella classifica generale di corse importanti come la Parigi – Nizza, il Tour of the Alps e il Giro d’Italia in cui è arrivato rispettivamente secondo, terzo e quarto. Il 2022 si aprirà con una novità importante, il cambio casacca: dopo il debutto alla Gazprom – Rusvelo e due anni in Astana – Premier Tech, il classe 1996 passerà infatti alla Bora – hansgrohe, formazione con cui ha firmato un contratto triennale.

Della stagione passata, il russo elegge il Giro come il risultato migliore sebbene sia rimasto ai piedi del podio: “Sono rimasto costante per tre settimane e anche se non sono arrivato sul podio sono contento del risultato”, commenta soddisfatto a velo-club. La mancanza di un pizzico d’esperienza non gli ha permesso di raggiungere il terzo gradino, anche se c’è un episodio che al venticinquenne non è andato giù: “Sedicesima tappa. È stato un grosso errore volermi togliere la giacca antipioggia. E quando ci sono riuscito, la manica si è incastrata nella mia ruota e mi sono dovuto fermare per rimuoverlo”. Un errore che lo ha fatto arrivare al traguardo in settima posizione, a circa due minuti da Egan Bernal (Ineos Grenadiers) e che rischiava di pesare non tanto sul piano del risultato quanto su quello fisico con il rischio di una rovinosa caduta.

La seconda parte di stagione invece non è stata all’altezza delle aspettative, con gli appassionati si aspettavano una grande Vuelta a Espana, ma la fortuna non ha giocato dalla sua parte: “Non ero in gran forma, ma nonostante tutto ero pronto per agguantare una Top 10 alla VueltaSfortunatamente, sono caduto e ho perso tutte le mie possibilità”, ha commentato il nuovo acquisto del team tedesco che spiega inoltre come la compagine kazaka si fosse fatta avanti per trattenere il corridore: “Sì, ho ricevuto un’offerta, ma era in un momento in cui il futuro della squadra era piuttosto incerto. Alexandre Vinokourov e Premier Tech non erano d’accordo e non volevo correre rischi“, ha raccontato.

Per la prossima stagione si prevede uno step successivo: dopo i numerosi piazzamenti il talento formatosi in Italia si auspica l’arrivo di qualche vittoria, specialmente in gare in cui ha fatto bene nella passata stagione: “Voglio la mia rivincita sulla Parigi-Nizza oppure magari vincere un’altra gara di una settimana come la Tirreno-Adriatico”. Per il calendario c’è ancora da aspettare: “Ne parleremo al prossimo training camp che inizierà a dicembre a Tegernsee. Discuteremo il nostro calendario lì prima di iniziare uno stage a gennaio a Maiorca. Vorrei correre il Giro o il Tour. Ma anche perché non scoprire le Ardenne che non ho ancora mai corso”. 

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